Esercito dei Rāshidūn | |
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Bandiera dell'Esercito dei Rāshidūn | |
Descrizione generale | |
Attiva | 632-661 |
Nazione | Califfato dei Rashidun |
Servizio | Forza armata |
Tipo | Esercito, marina militare e guardia reale |
Battaglie/guerre | Conquista islamica della Siria Guerra della ridda Conquista islamica della Persia Conquista islamica dell'Egitto Conquista islamica del Nordafrica |
Comandanti | |
Comandante attuale | Califfi al-Rāshidūn |
Degni di nota | Khālid b. al-Walīd Abū ʿUbayda b. al-Jarrāḥ ʿAmr b. al-ʿĀṣ Saʿd b. Abī Waqqāṣ Yazīd b. Abī Sufyān Shuraḥbīl ibn Ḥasana Qaʿqaʿ b. ʿAmr Ḍirār b. al-Azwar ʿĀṣim b. ʿAmr ʿAbd Allāh b. ʿĀmir |
Hugh Kennedy, The Armies of the Caliphs, London and New York, Routledge, 2001 | |
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L'esercito dei Rāshidūn (in arabo جيش الخلفاء الراشدين?, Jaysh al-khulafāʾ al-Rāshidīn, ossia "esercito dei califfi ortodossi"),[1] fu il principale corpo militare del Califfato dei Rashidun durante le conquiste islamiche del VII secolo. L'esercito califfale mantenne un eccellente livello di disciplina, una coesione e un morale altissimo, uniti a una notevole capacità strategica e tattica.[2]
Al suo tempo, l'esercito dei Rāshidūn costituì una potente ed efficace forza militare. La sua entità numerica vantava inizialmente 13 000 effettivi nel 632 (anno di morte di Maometto e di inizio del regno del primo califfo), tuttavia, man mano che il califfato si espandeva, si giunse alla cifra di 100 000 soldati (657).
I quattro principali comandanti (Amīr, pl. Umarāʾ) furono Khālid b. al-Walīd - che strappò ai Sasanidi la Mesopotamia persiana, contribuendo significativamente anche alla conquista della Siria bizantina - Saʿd b. Abī Waqqāṣ, protagonista della conquista della Persia occidentale, Abū ʿUbayda b. al-Jarrāḥ (che conquistò il bilād al-Shām bizantino, con il corposo apporto di Khālid b. al-Walīd) e ʿAmr b. al-ʿĀṣ, che strappò ai Bizantini l'Egitto.